16/04/16

IL BAMBINO BLU... un racconto "diverso"

Sul web, nei gruppi di mamme, leggo da anni domande del tipo "come spiego la diversità a mio figlio di due anni?".
Il mio pensiero al riguardo lo esprimerò il giorno che vedrò il mio albo illustrato in libreria :-)
Ciò che volevo raccontare qui è la risposta di una mamma consapevole.
"Ero in un negozio, mio figlio continuava a fissare un signore di colore. Ho avuto paura che potesse fare qualche commento, visto lo sguardo fisso del bambino. All'uscita dal negozio ho chiesto a M. perché continuasse a fissare quel signore "Era davvero molto alto mamma". La sua risposta mi ha commosso".

Qualche mese fa ho avuto il piacere di incrociare sulla mia strada virtuale una mamma blogger che ha scritto un racconto che avrei potuto scrivere io, dopo aver letto le infinite risposte di altre mamme in situazioni simili.
Le ho chiesto così di poter ospitare il suo racconto nel mio blog, perché, come ho scritto nella presentazione del mio libro, io credo che  " la diversità sta nello sguardo degli adulti, non in quello dei bambini".
Ringrazio Flavia di questo regalo e spero di poter contraccambiare!


IL BAMBINO BLU

Oggi a scuola è arrivato un nuovo alunno.
La maestra Rossella è un po’ preoccupata, perché il nuovo bambino ha una particolarità, una cosa davvero mai vista prima… eh sì, perché il nuovo bambino è tutto BLU!
“Come reagiranno i compagni?”, si chiede mentre va in classe. Appena entrata con accanto il nuovo alunno, ecco che tutti gli occhi dei compagni sono puntati su di lui e già quella monella di Lisa ride sotto i baffi.
“Ecco lo sapevo”, pensa la maestra, e arrabbiata chiede: “Che c’è da ridere Lisa? Vuoi far ridere anche noi?”.
“Scusi Signora maestra”, risponde la bambina divertita, “è che ha messo la maglia al contrario!”.
La maestra si guarda il maglione, questa mattina è uscita di fretta, e in effetti che disdetta, lo ha messo proprio al rovescio! “Emh… grazie Lisa”, dice imbarazzata sistemandolo.
Il bambino blu sorride.
Ma ecco che al terzo banco Marco e Luca parlottano lanciando sguardi al nuovo arrivato. “Cosa avete da dirvi di interessante laggiù?”, chiede irritata la maestra.
“Il nuovo bambino ha un nome buffo, ho sentito la mamma che lo chiamava!”, risponde Luca.
Il bambino blu sorride: “già, nel Paese da cui provengo vuol dire «felice»”-
“Anch’io mi chiamo Felice!”, urla ridendo un bimbo dall’ultimo banco.
La maestra tira un sospiro di sollievo. Ecco però Francesca che indica il nuovo venuto. La maestra sta già per sgridarla, per dirle che non si indicano le persone, soprattutto per sottolineare che hanno qualcosa di diverso da noi, ma lei la precede e dice al bambino blu: “Attento, hai la scarpa slacciata!”.
Il bambino blu la allaccia e ringrazia.
“Ma insomma” chiede alla fine la maestra stupita, “possibile che non vi siate accorti che il nuovo compagno è tutto blu?”.
I bambini la guardano incuriositi e in coro le rispondono: “Ma certo, perché?”.
Oggi la maestra Rossella ha ricevuto una bella lezione dai suoi amati bambini…






Fonte: http://www.serensara.it/2015/10/il-bambino-blu/





Anche i vostri bambini vi hanno stupito con profonde lezioni di vita in merito alla "diversità"?
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Mammamani



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